Il gatto, contrariamente al cane, è un animale molto attento “ai modi” e al come le persone si comportano nei suoi confronti. Esiste un galateo felino da rispettare per avere una corretta relazione con il proprio gatto? Ebbene si, esiste.
Vediamolo insieme.
Evitare gli atteggiamenti asfissianti: i gatti sono amanti della moderazione e solitamente non amano le attenzioni prolungate e continue. I loro tempi di tolleranza e di appagamento sono estremamente diversi dai nostri. Basti pensare che noi potremmo stare ore ad accarezzare il nostro micio, ricavandone piacere (anche a livello tattile) mentre i gatti no: dopo un pò, a causa anche di alcune differenze a livello somatico e neurologico cominciano a sviluppare una sorta di fastidio (che può sfociare anche in “improvvisi” morsi o graffi).
La variabile di tolleranza al contatto fisico infatti varia moltissimo da gatto a gatto e dipende moltissimo dalle sue esperienze infantili. Non tutti i gatti infatti amano essere manipolati e non tutti allo stesso modo: per questo diventa fondamentale saper cogliere i SEGNALI DI SATURAZIONE, smettendo prima che il gatto si infastidisca.
Non essere invadenti: amare un gatto significa rispettare i suoi tempi e i suoi spazi. Evitiamo dunque di interrompere il suo sonno, o le sue attività. Evitiamo anche di accarezzarlo mentre è in lettiera, o mentre sta mangiando.
Rispettare la sua privacy: il gatto presenta un bisogno fisiologico (ovviamente molto variabile da soggetto a soggetto) che consiste nel sentire il bisogno saltuario di allontanarsi dalla routine domestica. Questo desiderio di spazio (fisici e psicologici) va rispettato, ad esempio posizionando cucce in zone nascoste, tranquille e in alto.
Lasciare a lui l’iniziativa: il gatto è un animale che ama prendere l’iniziativa e concedersi solo quando si sente totalmente al sicuro. Con i gatti che non si conoscono o con quelli dal temperamento particolarmente timido e pauroso evitiamo di forzarli al contatto, di corrergli incontro o di rincorrerli qualora decidessero di retrocedere.
Essere silenziosi: i gatti, anche in virtù della loro specifica sensibilità sensoriale, non amano le persone rumorose. Con i gatti non sono graditi i rumori forti, le urla, gli schiamazzi, la musica ad alto volume.
Gattari che ne pensate? e voi le rispettate queste regole? 🙂
Ho sei gatti e dopo aver letto l’ articolo, mi sono convinta di esserlo anch’io!
Dei miei, i maschi sono quelli più propensi a farsi coccolare e a dormire sulle ginocchia.
le femmine invece sono più affabili con gli estranei, ma preferiscono poche coccole.