La bulimia nel gatto si caratterizza per l’eccessiva assunzione e per le richieste continuative di cibo.
Ovviamente prima e’ fondamentale fare una diagnosi differenziale ovvero sincerarsi che questo comportamento non sia dovuto da patologie mediche.
Se il micio gode di ottima salute ecco allora che potremmo trovarci davanti ad un problema di tipo psicologico.⠀
Ciò potrebbe derivare:
■ Errata somministrazione del cibo: i gatti, a differenza del cane, devono mangiare poco e spesso. Questo significa che il gatto deve avere del cibo sempre a disposizione (ad esempio un dispenser di croccantini). Se questo non avviene si potrebbe generare nel gatto uno stato di ansia che si manifesta con l’abbuffata appena la ciotola viene proposta.⠀
■ Competizione tra gatti: ansia territoriale, condizioni di mobbing tra gatti possono indurre condizioni stress o fame nervosa.
■ Comunicazione disfunzionale: uno degli errori più diffusi che commettiamo noi esseri umani è quello di interpretare ogni vocalizzo da parte del gatto come richiesta di cibo. ⠀
Facendo così si innesta un circolo vizioso in cui il gatto “impara” che per ottenere attenzione da parte nostra deve necessariamente chiedere cibo. Questo deriva dalla nostra incapacità nel leggere i diversi bisogni del gatto.⠀
■ Noia, frustrazione motivazionale o depressione: un gatto a cui non viene data la possibilità di soddisfare le sue esigenze etologiche diventa un gatto infelice, apatico, annoiato, a cui non resta altro che rimpinzarsi di cibo.
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