Accarezzare i gatti è la modalità di comunicazione con i gatti più comune e più diffusa. Eppure il come e quando farlo non è così scontato come sembra. Per farlo al meglio, in modo che sia piacevole non solo per noi ma anche per il nostro micio occorre sapere alcune cose. Vediamole insieme in questo mini-corso su come si accarezzano i gatti!
Cominciamo dalle basi: non tutti i gatti amano essere accarezzati. Il gatto infatti ama la carezza solo se abituato da piccolo, nello specifico nei primi due mesi di età. Se in questo lasso di tempo non è stato mai a contatto con un essere umano e non è mai stato “manipolato” ovvero toccato, preso in braccio, accarezzato, è molto probabile che da adulto manterrà una marcata diffidenza verso ogni contatto fisico.
Questo non preclude affatto l’instaurarsi di una buona relazione con lui e non significa che non vi ami: semplicemente dovrete trovare altri canali comunicativi e di affiliazione.
Se invece il vostro gatto ama le carezze sappiate che non tutte le zone del suo corpo sono uguali. Le aree che solitamente preferisce sono il collo, la testa e la base della coda. Sono invece da evitare l’addome, la coda e le zampe, specialmente quelle posteriori.
Anche il tocco è importante. Molto spesso tendiamo a calcare troppo la mano con sessioni troppo lunghe temporalmente. Il contatto tattile ottimale invece deve essere fatto con carezze leggere, brevi e frequenti (meglio scaglionate in piccole sessioni).
In un corso su come si accarezzano i gatti che si rispetti non possono mancare indicazioni su come capire quando smettere. E’ fondamentale in questo caso analizzare le risposte fisiche del gatto al nostro contatto. E’ importantissimo imparare a capire quelli che io chiamo i SEGNALI NO, quelli cioè che indicano chiaramente che il nostro amico non ha più voglia di essere accarezzato. Se non li comprendiamo -o peggio li ignoriamo- possiamo incorrere in morsi, zampate o se ci va bene, allontanamenti improvvisi.
Vi lascio un breve elenco dei Segnali No più frequenti (ma considerate sempre che ogni gatto ha i suoi, che occorre osservare ed imparare a riconoscere).
- Orecchie che ruotano lateralmente o all’indietro
- Corpo che si irrigidisce o che indietreggia
- Coda che comincia ad agitarsi o che aumenta la frequenza o l’ampiezza del movimento
- Sguardo che si indurisce o che si sposta
Spero che questo mini-corso su come si accarezzano i gatti vi sia stato utile. Vi aspetto nei commenti per sapere cosa ne pensate!