LA NOSTRA ANSIA INFLUISCE SULLA RELAZIONE CON IL NOSTRO GATTO?⠀
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La risposta purtroppo è SI. Con tre modalità principali. Vediamo come.⠀
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■ Il gatto interpreta continuamente i nostri segnali metacomunicativi: stando insieme ad una persona ansiosa è raggiunto da contenuti messaggi di allarme che non comprende ma che purtroppo influiscono sulla sua stabilità emotiva⠀
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■ Tramite il meccanismo dell’osmosi emozionale alcuni gatti più di altri percepiscono e fanno proprie le emozioni di chi gli sta accanto.⠀
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■ Infine, come spiega bene anche la comportamentista Sonia Sampa l’ansia è una divoratrice di attenzione. Una persona ansiosa è sostanzialmente meno capace di prendersi cura dell’Altro di quanto potrebbe. “Perché l’ansia è come un ladro in casa che ruba tutte le tue risorse – la capacità di ascolto, di empatia, di valutazione, di riformulazione – e lascia dietro di sé il vuoto.”⠀
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Cosa fare? ⠀
Non c’è altra strada che lavorare su noi stessi. E i gatti in questo senso possono davvero farci da maestri, o meglio, rappresentare un’occasione di crescita interiore.⠀
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■ L’ansia manifestata nel rapporto con gli animali è sintomo spesso di un nostro bisogno di controllo su cui dovremmo indagare. Quell’ansia parla di conflitti interiori irrisolti che forse meritano di essere ascoltati.⠀
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■ Lavorare sul condizionamento culturale purtroppo ancora molto diffuso che più mi preoccupo, più controllo l’Altro più vuol dire che lo amo. Ma il controllo non ha niente a che vedere con l’Amore.⠀
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■ Comprendere che ciò che è meglio per noi spesso nn è meglio per il nostro gatto. Ciò che fa felici noi non fa felici necessariamente anche loro. E questo deriva dalla conoscenza del gatto come specie, che presenta modi di concepire la realtà specifici e diversi da noi.⠀
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