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Ma i gatti come ci vedono? Come veniamo percepiti ai loro occhi?  ve lo siete mai chiesto? ⠀

E’ molto difficile rispondere scientificamente a questa domanda.⠀

■ una delle teorie più accreditate è quella che i gatti ci percepiscono come una sorta di grande mammagatta.⠀

Alcuni loro comportamenti in effetti sembrano sostenere questa ipotesi: pensiamo ai miagolii di richiesta di cibo o di attenzioni, che presentano cadenza e frequenza simili al pianto di un neonato, o alla presenza di comportamenti regressivi (come il “fare la pasta”) che in natura non si presentano.⠀

Ma pensiamo anche alla frequenza degli ingaggi di gioco (“mamma, vieni a giocare con me?”) così come al fatto che il gatto apprende da noi non attraverso il meccanismo della ricompensa ma attraverso l’imitazione, proprio come avviene nei bambini con i loro genitori.⠀

■ C’è poi uno studio molto interessante, pubblicato nel 2019 sulla rivista Current Biology che dimostra come i gatti sviluppino stili di attaccamento nei nostri confronti simili a quelli che Bowlby aveva osservato nella dinamica della Base Sicura con i bambini. ⠀

■ Negli ultimi anni però l’etologia cognitiva ha evidenziato come il gatto ci percepisca in maniera diversa a seconda delle sue momentanee disposizioni motivazionali (che possono variare anche all’interno di una stessa giornata).⠀

Saremo dunque una mamma che dispensa cibo in certi momenti (soprattutto per i gatti indoor che non possono procacciarsi il cibo in autonomia) mentre in altri preda da cacciare (ad es quando il nostro piede si muove sotto il lenzuolo).⠀

Insomma più che solo una mamma rappresentiamo per il gatto un vero e proprio punto di riferimento a 360 gradi della loro esistenza e del loro Se’.⠀

Chissà..⠀

Con più certezza posso dirvi quello che NON siamo agli occhi dei gatti.⠀

Sicuramente non siamo PROPRIETARI, definizione inesatta quando si parla di relazione con gli animali, tantomeno con i gatti!⠀

Vi torna Gattari? Ditemi cosa ne pensate, vi aspetto nei commenti.

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% Commenti (1)

Non mi sono mai sentita padrona della gatta, piuttosto come la madre di un adolescente; mentre per il cane come la mamma di un bambino di 3 anni

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