I gatti anziani a noi piacciono tanto tanto. Sono tranquilli, posati e di una dolcezza disarmante.
Come abbiamo detto molte volte però, hanno bisogno di qualche piccola attenzione in più: è normale. Anche l’essere umano del resto man mano che passano gli anni diventa più fragile.
L’invecchiamento infatti, incide tra le altre cose nella capacità di digerire e di metabolizzare il cibo che mangiamo. Infatti la motilità del colon diminuisce e anche la capacità di assimilazione degli ingredienti può alterarsi.
Inoltre con la vecchiaia i gatti tendono a dormire molto di più e a limitare le loro attività fisiche: è facile dunque assistere ad una diminuzione della massa magra e ad un aumento di quella grassa.
Infine può accadere che la dentatura non si più quella di una volta.
Considerato tutto ciò diciamo che le caratteristiche di un cibo per gatti sopra i 12 anni di età dovrebbero essere:
- alta digeribilità
- cibo morbido
- utilizzo di proteine ricche di amminoacidi essenziali
- buon apporto di fibre vegetali
- light
Cosa dare in pratica da mangiare ad un gatto anziano?
Cominciamo con il dire che se si sceglie un cibo di ottima qualità non si sbaglia mai: ad esempio vi avevo già parlato qui del pet food HFC, fatto con ingredienti che in origine erano destinati al consumo umano. Questo permetterà al vostro gatto di assumere proteine nobili, altamente digeribili ed assimilabili.
Altrimenti potete fare una scelta più specifica: in commercio esistono molti cibi per gatti anziani, spesso denominati dalle varie aziende con l’etichetta “senior”. In teoria dovrebbe trattarsi di cibi maggiormente digeribili con l’integrazione di alcune sostanze essenziali per questa fase dell’età.
Infine il mio consiglio di sempre: fatevi consigliare dal vostro veterinario di fiducia. Ogni gatto è un individuo unico e solo chi lo conosce bene sa comprendere sia le sue specifiche esigenze sia il tipo di vita che conduce. Tutto ciò porterà alla costruzione di una dieta personalizzata, fatta su misura per lui, che è sempre la miglior cosa.